Trekking a Capo Vaticano tra natura e tradizione prezzo a partire da 67 €

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67 €

Calcolato su 8 persone

Creato: martedì 23 aprile 2024 - Partenza: lunedì 3 giugno 2024

Temi

Descrizione

Lasciarsi ammaliare dai panorami, dai profumi e dai colori di Capo Vaticano, gemma preziosa della campagna calabrese, alla scoperta di un mondo antico, legato a tradizioni e sapori mai perduti. Guidati dal passo degli asini mulinari, avventurarsi in un trekking tra boschi ricchi di vegetazione. Percorrere i sentieri dell’Oasi naturalistica della Fiumara della Ruffa, ascoltando i racconti di una guida esperta sulla storia e la botanica del luogo. Proseguire esplorando un rifugio della II° Guerra Mondiale, poi un mulino risalente ai primi anni dell’Ottocento. Infine, ritemprarsi assaporando il “murzeddu”, tipico pasto contadino trasportato in passato dagli asini nelle “friccine”, tradizionali bisacce, accompagnato da vino locale. Un salto nel tempo per immergersi nella bellezza di una natura incontaminata.

A proposito della zona

Oltre cinquanta chilometri di sabbia bianca e scogliere che si tuffano in mille sfumature di blu. Sentieri panoramici scavati nelle rocce, una natura selvaggia e maestosa e borghi che raccontano la storia e l’autenticità. Da Pizzo Calabro a Nicotera, nella Calabria tirrenica che hanno chiamato Costa degli Dei, perché qui la bellezza è tale che le divinità l’hanno scelta come dimora. Calette nascoste e oasi da raggiungere solo a piedi percorrendo una lunga scalinata come quella di Michelino nel borgo di Parghelia, isolette che narrano di pirati e sirene come lo Scoglio della Galera a Briatico e poi lidi attrezzati tra alberi di eucalipto e spiagge con una chiesetta dentro una cavità naturale, come quella di Piedigrotta a Pizzo. Si trova a pochi minuti dal groviglio di stradine del centro storico abbarbicato su un promontorio di tufo con il Castello aragonese dove venne imprigionato e poi fucilato Gioacchino Murat e il vicolo dei baci, con i baci più famosi del cinema e della letteratura che adornano una ripida scalinata. Un mare cristallino e fondali incontaminati, ricchi di pesci, alghe e di posidonia oceanica che si muove sinuosa al ritmo delle correnti. Un paradiso per gli amanti delle immersioni, come la spiaggia di Marinella vicino al paese di Zambrone adornato da spiagge caraibiche e dallo Scoglio del Leone, o la Grotta dello Scheletro detta anche grotta bianca, perché basta immergersi al suo interno per assumere una colorazione bianca che sembra quasi di vedere uno scheletro. Una natura rigogliosa di palme, aranci, ginestre che inebriano di bellezza pura, con una perla: Tropea. Le torri medioevali e i palazzi nobiliari incastonati nella rupe si affacciano come una gigantesca terrazza sul blu del mare, di fronte l’Isola Bella che ospita la Chiesa di Santa Maria dell’Isola, un santuario che è diventato simbolo della Calabria nel mondo con le scalinate ricavate dalla roccia, il giardino mediterraneo. L'eremo da cui godere la magia. Dietro l'isola la Grotta del Palombaro, oltre la quale si svela una spiaggia nascosta e raggiungibile più facilmente via mare. Qui la grazia dalla natura si sposa con l’arte e la storia. Nel borgo si può ammirare la Cattedrale del XII secolo con le sue tre navate. Fu interamente costruita in tufo e pietra lavica, quindi trasformata in stile barocco e più volte rimaneggiata per rimediare ai danni sismici, presenta oggi due portali gotici di grande fascino e all’interno custodisce un’icona di un allievo di Giotto e un maestoso crocifisso nero. Lungo tutto il litorale le torri difensive e d’avvistamento raccontano i passaggi di saccheggi e conquiste. E infine il promontorio di Capo Vaticano, scogliera granitica sulle cui pendici cresce la rara palma nana. Speroni che abbracciano la spiaggia candida, il Faro raggiungibile percorrendo stradine scavate nella roccia, lo sguardo che si spinge fino alle isole Eolie e il sole che si tuffa nell’incanto.

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